lunedì 19 ottobre 2015

BELLA ESPERIENZA A D AUROVILLE IN INDIA

Carichi e felici dell'esperienza in Sri Lanka sbarchiamo a Chennai con pullman e tuc tuc in poche ore ritorniamo ad Auroville, per prima cosa riabbraccio la mia amatissima Royal che ritrovo in forma perfetta una volta rimontata la batteria lei parte dopo pochi giri di avviamento facendomi sentire la sua bella voce. Siamo sempre ospiti da Jonny e da sua figlia Gina che dopo pochi giorni ci propongono di gestire una guesthouse per tre mesi, visto che il proprietario parte per un giro in India, dopo aver visitato il posto decidiamo di accettare perché la location è a dir poco favolosa e per giunta non sborseremo un euro nei tre mesi successivi.

LE DOMENICHE DA JONNY' HOUSE

TRE MESI QUI….

SCENE DI VITA QUOTIDIANA




Siamo in mezzo alla foresta ci sono tre bungalow e due casette, una delle quali viene occupata da noi, i clienti sono gentili tranne dei giovani francesi che provano a fare i furbi senza calcolare che hanno di fronte Gino e Manu, niente di grave anche perché dopo un mese tutti se ne vanno e noi rimaniamo da soli in un paradiso, dobbiamo solo innaffiare il giardino e controllare che tutto sia in ordine. La spiaggia è a tre chilometri perciò ci concediamo belle passeggiate e nuotate rigeneratrici visto che il caldo a volte è quasi insopportabile, conosciamo molta gente da tutto il mondo e cominciamo a comprendere come si svolge la vita in questa comunità di circa 2000 persone che si autogestisce( www. auroville.org/contents/3427)
PER GINO QUESTO E' NORMALE

THE LEGEND…JONNY

Frequentiamo un corso di inglese e di spagnolo con la simpatica Victoria per essere pronti quando saremo in sud America in novembre. La Manu va in piscina tutti i giorni e siamo sempre presenti a tutte le feste e mangiate sempre in ottima compagnia, conosciamo Nicola che è odontotecnico e sua moglie Gabriella, lui è qui da 25 anni ed è una persona speciale lei è una bella romana simpatica come pochi e sempre allegra.


NICO E GABRI,,,VICINI SEMPRE..CIAO BELLI

Con la consulenza di Nicola ci sistemiamo i denti spendendo poco ma sempre con la massima professionalità. Vendiamo la nostra amata compagna di viaggio senza problemi io sono molto triste al pensiero di non vedere più quella moto speciale che ci ha portato in giro in India e Nepal per un totale di 25000 km in un anno, mi mancherà tutto di lei ma mi porterò in Italia le borse di lamiera zincata che hanno il suo profumo e la sua impronta, grazie Royal Enfield 350 cc bullet. Vivere in mezzo la foresta ascoltando i suoi suoni è elettrizzante anche se qualche volta grandi scorpioni e serpenti velenosi ci fanno venire i brividi sopratutto quando te li ritrovi in casa, stiamo proprio bene e siamo felici ma il tempo vola e la data della partenza per l'Italia si avvicina rapidamente,



sono passati tre anni e sei mesi dalla nostra partenza e il pensiero di tornare a casa anche solo per due mesi a me spaventa non poco mentre la Manu è un po' più rilassata e felice comunque il primo di luglio sbarchiamo a Milano dove ci accoglie Omar fratello di Manu per accompagnarci a Venezia ma questo è un'altra storia che vi racconterò più avanti.
IN COMPAGNIA DI AURORE, UNA DONNA SPECIALE



NON SOLO FORESTA SELVAGGIA
AMICI DI AUROVILLE

IL NOSTRO AMICO DI POKER E LA SIMPATICA PROFESORESSA DI SPAGNOLO

LA NOSTRA MITICA AVVENTUROSA ROYAL ENFIELD

SI VA IN SRI LANKA

Dopo un volo perfetto da Chennai a Colombo seguendo i consigli della nostra amica Gina ci spostiamo in taxi a Negonbo che dista soli 12 km dalla caotica capitale, qui troviamo una comoda sistemazione in un modesto ma pulito hotel sul lungomare della cittadina balneare con un fantastico mercato del pesce rifornito dai pescatori che escono in mare con le canoe a bilanciere chiamate Oruva e che al loro ritorno vendono il pescato direttamente in spiaggia. Per visitare l'isola affittiamo una moto (150 cc)  per un mese a 5 euro al giorno, visto che la nostra Royal dorme tranquilla presso gli amici ad Auroville in India. 
MOTO PULSAR 150 cc




La voglia di partire alla scoperta della famosa isola di Ceylon con le sue piantagioni di te da sempre famose in tutto il mondo è grande e non vediamo l'ora di scorrazzare liberi tra spiagge e colline rigogliose. Qui è tutto più pulito e ordinato rispetto all' India, le strade sono belle e ben tenute anche se il traffico è caotico e i guidatori degli autobus scorazzano come fossero su macchine da rally, dei veri  pazzi incoscienti. Prima di metterci in viaggio ci rechiamo all'ufficio della motorizzazione per avere un permesso di guida locale provvisorio con validità mensile e senza il quale si rischia non poco visto i sempre presenti posti di controllo della polizia che si trovano ovunque sia di giorno che di notte. In poche ore presentiamo anche la domanda presso l'ambasciata indiana per il visto (speriamo di 6 mesi) che ritireremo alla fine del nostro soggiorno.
Puntiamo a sud raggiungendo Galle  che è la città più importante di questa parte dell'isola, visitando il bellissimo forte e la città vecchia costruita dagli olandesi nel 1663, il complesso è ben conservato e passeggiare tra le colorate stradine circondate da stupendi edifici coloniali ci va viaggiare nel tempo immaginando la vita in questi luoghi molti secoli fa
PORTOGHESE STILE


. Dopo un breve trasferimento, raggiungiamo Mirissa  dove decidiamo di fermarci per più giorni visto che in zona ci sono belle spiagge, pesce fresco e per avere l'occasione di vedere il passaggio delle balene, ci rilassiamo presso una guesthouse con camere nuove e pulitissime la gente  è cordiale e amichevole fatta eccezione per i venditori di souvenir e delle escursioni. Il mio primo pensiero è quello di prenotare un'uscita in barca per poter godere dello spettacolo offerto dai giganteschi cetacei che passano al largo di queste coste. Detto fatto il giorno successivo di buon'ora ci imbarchiamo con altri turisti ma appena la barca mette la prua fuori dal porto grandi onde fanno muovere l'imbarcazione in tutte le direzioni causando negli ignari passeggeri nausea e vomito per tutte le 5 ore di navigazione, la Manu sopporta benino il mare ma di certo non fa salti di gioia mentre io indenne da qualsiasi tipo di malessere scruto con il capitano il mare alla ricerca di pinne e code ma delle balene neanche l'ombra, rientriamo in porto delusi con i compagni di viaggio completamente distrutti e io mi chiedo, se soffri il mal di mare che cazzo vieni a fare in barca?  Non mi do' per vinto e convinco gli organizzatori a poter fare un'altra uscita il giorno dopo senza pagare il biglietto visto che loro garantivano l'avvistamento dei cetacei, la Manu rinuncia e rimane in spiaggia mentre io dopo una ricca colazione salgo a bordo insieme ad una trentina di festanti turisti ignari di quello che gli aspettava in mare, stesse scene del giorno prima ma le balene forse spaventate da tutta la gente con la testa fuori bordo ancora niente, solo l'avvistamento di uno squalo balena di circa tre metri spaventatissimo dalla barca che lo sfiorava.
SPERANDO DI AVVISTARE LE BALENE

 La nostra moto va molto bene e mi diverto a guidare senza bagagli andando a visitare Koggala dove i pescatori sono seduti su una pertica in legno in equilibrio precario questa è una pratica antichissima di pesca ma che ora serve più per pescare le mance dei turisti russi che per poter scattare una foto con loro sono disposti a pagare laute mance cose che io chiaramente non condivido perché cambiano lo stile di vita dei locali, anche a me hanno chiesto la mancia ma si sono presi un vaffan… gratis.
PESCATORI ORA SOLO DI MANCE
Belle e selvagge anche le spiagge di Unawatuna e Hikkaduwa dove alla sera mangiavamo del buon pesce con i piedi sulla sabbia.

Seguendo la strada A2 sempre ben asfaltata dopo Habantota deviamo verso nord lasciando la costa per addentrarci nella bella isola del tè i nostri pasti consumati lungo la via sono a base di kotthu rotti un piatto con del pane non lievitato di farina integrale tagliato a pezzetti e fritto con carne e verdura, riso e curry che è il piatto nazionale e con il buonissimo curd uno yogurt a base di latte di bufala che non viene tenuto in frigo !!!!! I chilometri passano veloci, la nostra media è di 70 km all' ora con molte tappe per fare foto e degustare gli ottimi piatti appena descritti.
MOTO O BARCA ?

YOGOURT BUONISSIMO


Tappa quasi obbligata è Ella che si trova sulla Hill country, in effetti l'atmosfera di Ella è magica, alloggiamo in una homestay dove l'anziana proprietaria ci prepara un ottimo riso con il curry (mangiano sempre e solo quello) ci fa un sacco di domande e noi dormiamo in salotto divisi dal resto della casa solo da una tenda. Visto il tempo incerto decidiamo di prendere un trenino a scartamento ridotto che ci condurrà a Bandarawela in 30 minuti passando tra risaie e piccole piantagioni di tè su una ferrovia costruita dagli inglesi. Mai decisione fu più azzeccata, il rosso trenino con pochi vagoni in legno sembrava uscito da una fiaba e a noi sembrava di essere dei lillipuziani che viaggiavano su un trenino elettrico, andava così piano che saremo potuti scendere e salire in corsa, le piccole stazioni sembravano di pasta frolla e noi eravamo estasiati e strafelici di poter vivere tutto questo, prezzo del biglietto a/r x due 80 cents.


DIVERTIRSI COME DEI BAMBINI


La strada che ci porta da Ella a Kandy attraversa le spettacolari piantagioni di tè, le colline sono ricamate con le verdi piante della prelibata bevanda, il verde cambiava in base alla loro crescita creando così un mosaico di un unico colore ma con sfumature incredibili che nessun pittore potrebbe mai creare, che spettacolo!!!!!! Qui ci sono solo curve e perciò mi diletto in qualche piega straccia giubbetto (terminologia x motociclisti) toccando con le pedane  il caldo asfalto, ogni tanto devo pure sfogarmi !!!!! Eccoci a Kandy capitale culturale del paese bella ordinata ed impreziosita dal bel lago situato in centro città, famosissima  per il tempio sacro dove è custodito un dente del Buddha moltissimi pellegrini  ci si recano tutti i giorni offrendo fiori e pregando sempre in silenzio e in ordine perfetto, meritano una visita i suoi interessanti musei e il suo quartiere antico per non parlare dei suoi fantastici giardini botanici.


UN BUON Tè FA SEMPRE BENE
Dopo una bella dose di cultura e storia proseguiamo verso nord per raggiungere Sigiriya dove si trova una formazione rocciosa alta 370 metri dalla cima della quale si può spaziare a 360 gradi sulla verde e rigogliosa pianura sottostante, l'unico inconveniente è che il governo fa pagare 30 $ a testa per poter salire su questo enorme sasso, tutti i turisti vengono portati dalle guide e incanalati senza possibilità di scampo mentre due km più a nord esiste un altro sasso grande uguale dove con 3$ a testa si può godere dello stesso spettacolo in quasi completa solitudine con solo la carezza della fresca brezza  e la compagnia di scimmie e belle farfalle colorate.


Da Sigiriya seguendo la rettilinea strada A9 attraversando i parchi di Minneriya e di Kandulla arriviamo a Trincomalee dove alloggiamo in un bungalow in spiaggia, in questa cittadina dedita alla pesca si può visitare il bel forte Frederik che domina il mare da un'altura e passeggiare su bei parchi, il suo porto che è il quinto porto naturale più grande del mondo è davvero spettacolare, una cosa strana e originale è imbattersi in cerbiatti e maschi adulti di cervi che scorrazzano tranquilli per la città cercando cibo sull'immondizia e fuori dei ristoranti. Il tempo è sempre bello e la temperatura è piacevole, al mercato del pesce acquistiamo una bella cernia leopardata ancora viva che ci cuciniamo su una griglia autocostruita, buonissima !!!!!!!!!
ANCHE IN SPIAGGIA SI PREGA

CHE FATICACCIA









TUTTO PRONTO X LA GRIGLIATA


I giorni passano veloci e per noi è già ora di intraprendere la strada del ritorno non prima però di fermarci a visitare la montagna dall'impronta sacra e visitare Adam's Peack cioè la vetta di Adamo meta di pellegrinaggio di quattro religioni perché ognuna di essa crede che l'impronta sia, del Buddha per i buddisti, di Shiva per gli indù e di Adamo per i mussulmani e cristiani. Per raggiungere la vetta che si trova a 2243 metri slm bisogna fare quasi 5000 gradini solo andata in compagnia dei pellegrini partendo alle 3 di notte per ammirare l'alba e vedere l'ombra della montagna proiettata sulla nebbia sottostante che forma una piramide perfetta, si vede ma non esiste, vedere per credere.

5000 SCALINI CHE C……..



LA PIRAMIDE CHE NON C'E'



PIU' DURA LA DISCESA DELLA  SALITA
Rientriamo a Colombo dopo aver ritirato il visto di 6 mesi per l'India riconsegnamo la moto e belli e felici rientriamo in India dove ci aspetta la nostra amata Royal Enfield.

CIMITERO CRISTIANO  IN RIVA AL MARE





RACCOLTA DELLA RESINA


CERNIA CHE BONTA'