venerdì 31 agosto 2012

Risaliti sulla nostra tartaruga 2, ogni pensiero sembrava andare più veloce di noi e il paesaggio lungo la costa era di sicuro più gradevole e vario dei precedenti. Decidiamo comunque di non fare molti km e così dopo averne percorsi un centinaio ci fermiamo a Kuala Terengganu. Gradevole cittadina con un bel lungomare illuminato da alberi artificiali  completamente ricoperti da piccole luci, un bel colpo d'occhio!!!!! Il giorno dopo, riposati e con il morale sempre più in ripresa decidiamo di percorrere i 250 per arrivare a Cherating , villaggio completamente anonimo che però le migliaia di surfisti che frequentano questo luogo hanno trasformato in un accogliente e simpatico posto dove trascorrere un paio di giorni almeno. Così facciamo anche noi, e finalmente finito il ramadan  si vedono grandi capre arrostire a fuoco lento in spiaggia fino al calar del sole per venire sbranate in pochi minuti dai locali e viaggiatori  presenti. Poi, la nostra permanenza ci regala anche un bel incontro con Omar da Roma e Lily malesiana che dopo quasi otto mesi ci preparano un caffè con la moka che noi abbiamo apprezzato in maniera esagerata  oltre che ad una ottima pastasciutta.  Altro trasferimento verso l'imbarco per  Tioman, una bella isola in parte  praticata da surfisti.  Ci imbarchiamo nel primo pomeriggio







dopo aver trovato un parcheggio custodito per la tartaruga 2. Due ore di traghetto in mezzo al casino di bambini e adulti che vomitavano e che correvano da un bagno all'altro. Alla quarta fermata finalmente sbarchiamo e una bella spiaggia bianca  ci accoglie abbracciandoci con le sue palme e dicendoci che non c'era posto da dormire. Ma una gentile proprietaria di un resort ci ha invitato a dormire sulla terrazza del ristorante con un materasso, riservandoci un bungalow che si sarebbe liberato il giorno dopo. Bella nottata passata con tre gattini dentro il sacco a pelo e  mamma gatta tra noi due. Con un trekking di sette km sola andata in mezzo alla foresta scopriamo la spiaggia di JUARA, bella e selvaggia con pochi bungalow tra le palme.  In quest'isola abbiamo avuto anche più incontro con i pipistrelli volpe che raggiungono anche gli ottanta cm. di apertura alare belli ed innocui e poi con lo scoiattolo gigante volante che per sfuggire ai predatori si lancia nel vuoto e può planare grazie a delle membrane che uniscono le zampe al corpo. Decidiamo di spostarci e di fermarci per 6 giorni in completo super relax in ottima compagnia di un'altra coppia che ha mollato tutto come noi circa due mesi fa. Ora vi descrivo una nostra giornata tipo(le imprecazioni fatele alla fine) Ci si alza alle 9.30 circa, bagno in mare, doccia e colazione sulla terrazza in spiaggia. un ora di relax e dopo una nuotata ininterrotta x un ora circa,raggiungiamo una piattaforma galleggiante dove prendiamo il sole. Verso le 14 si pranza leggero fronte mare, chiacchierata con gli amici, musica,birra fresca e relax in amaca. Più tardi bella passeggiata sull'isola per foto e piccolo spuntino a birra e patatine. Buona cena in spiaggia, non sempre a base di pesce ma comunque di ottimo cibo malesiano e non . Le serate finiscono sempre sul tardi, leggendo, consultando internet, e giocando, in compagnia di gente da tanti paesi diversi.  Tutto questo sempre a piedi nudi e in pantaloncini. Mi immagino già i vostri commenti alla fine di queste righe perciò vi dico che io al posto vostro direi le stesse cose e forse anche peggio, ma noi sappiamo che ci volete tutti bene e che la nostra gioia è anche la vostra perciò capisco i tanti vaff...... e i stron.......... Ciao dai vostri amici

sabato 18 agosto 2012









I tre giorni previsti per raggiungere la costa est della Malesia sono magicamente diventati due  causa  ramadan e la conseguente impossibilità di mangiare durante il giorno e di trovare alloggio x la notte. Comunque i 360 km sono stati piacevoli solo quando attraversavamo le montagne per poi piombare nella solita noia di un paesaggio piatto e senza niente di particolare. Arrivati al punto d'imbarco sbrighiamo velocemente la questione biglietti e il parcheggio della tartaruga2 anche con l'aiuto di un gentilissimo personaggio conosciuto per strada. La velocissima barca con due motori fuoribordo 115 Yamaha in circa 40 min. ci trasborda all'isola più piccola delle Perhentian per esattezza Kecil. Pieni di entusiasmo ,vista la paradisiaca isola cerchiamo alloggio purtroppo invano provando in tutti i resort sia da una parte che dall' altra dell'isola sempre con gli zaini in spalla, ma essendo arrivati un venerdì  di agosto alle 17 di un week end di festa per gli abitanti di Singapore, non ci rimaneva altro che dormire in spiaggia. E così passiamo la più brutta notte del nostro viaggio. Umidità al 100%, zanzare assatanate, un diluvio alle 3 di notte non ci hanno fatto chiudere occhio per più di un minuto, così quando abbiamo visto le prime luci del giorno eravamo già sollevati. Fortunatamente poco più tardi ritroviamo una coppia di amici conosciuti alle Cameron highlands che ci trovano un bungalow vicino al loro, mai scelta fu più sbagliata ma questo lo scoprirete più avanti. La lunga spiaggia di sabbia bianca bagnata da acque limpidissime di color turchese ci hanno fatto dimenticare tutti i problemi e le nostre giornate si preannunciavano meravigliose. Passiamo le mattinate a fare snorkelling ammirando pesci e coralli stupefacenti a pochi metri dalla riva. Anche l'incontro con una tartaruga marina gigante che abbiamo accarezzato e ammirato su pochi metri d'acqua è stato un momento indimenticabile del nostro viaggio. Trascorriamo due giorni in compagnia di quattro coppie di italiani simpaticissimi con i quali condividiamo nuotate e cene in riva al mare in allegria. Tra di loro Alessandro ex fotomodello particolarmente apprezzato dalla Manu e da tutti anche per la sua simpatia Federico un ingegnere progettista dei motori Ferrari da corsa e non per ultimo Davide ideatore delle sorprese che tutti noi abbiamo trovato negli ovetti Chinder, la nostra salute era assicurata da Gabriele infermiere aTorino, tutti ovviamente accompagnati da splendide ed interessanti compagne di viaggio, a loro tutti vanno i nostri affettuosi saluti. Dei vari diving presenti sull'isola scegliamo il Turtle Bay Divers che con il suo staff ci ha accompagnati in splendide immersioni in svariati siti, sempre in sicurezza e con grande professionalità e simpatia, La Manu ora è sempre più sicura in acqua anche sui relitti con poca visibilità e molta corrente, la vedo proprio divertirsi e godere del mondo sommerso e di tutte le bellezze che questi mari ti possono offrire. La vita notturna è sempre allietata da musica in spiaggia e da bella gente che si diverte, non come i party a Ko Tao ma comunque coinvolgente e animata come quando in pochi minuti ci siamo trovati tutti a ballare sotto un acquazzone improvviso. Dopo una settimana indimenticabile quando al mattino la Manu si è recata a ritirare i passaporti, carte di credito e i contanti (1000 euro circa in dollari e moneta locale) che avevamo lasciato nella cassetta di sicurezza  all'interno della recepiton pagando il servizio, la sento gridare: Gino Gino ci hanno rubato tutti i soldi!!!!!!!!!! Purtroppo era tutto vero, la cosa peggiore è che il proprietario ridendomi in faccia sosteneva che i soldi non c'erano mai stati sapendo benissimo di mentire. La cassetta non era stata forzata e sicuramente con una seconda chiave aveva preso i soldi lasciando tutto il resto per dimostrare che noi potevamo non avere mai messo dei soldi con i documenti. La cosa era stata architettata perfettamente e a me che penso possiate immaginare il mio stato d'animo, non mi restava che scaricare la mia rabbia sfondando una parete di legno a pugni per poi andare a fare l'inutile denuncia alla polizia. Lascio a voi ogni considerazione altrimenti dovrei scrivere chissà quanto, comunque sia neanche questo assurdo episodio riuscirà a scalfire la nostra voglia di viaggiare. Certo la rabbia e tanta ma come diciamo sempre: E' DURA LA VITA DEL VIAGGIATORE             PS Il resort dove siamo stati derubati si chiama Lemon Grass.

mercoledì 8 agosto 2012








Come da programma ci fermiamo a Kuala Kangsar bella cittadina non battuta dai turisti, la sua visita ci riserva molte piacevoli sorprese. Per la prima volta visitiamo l'interno di una affascinante moschea dalla cupola dorata a forma di cipolla indossando un camicione lungo fino ai piedi e la Manu anche un fazzoletto in testa. Troviamo uomini gentili che ci invitano a far foto ed ad assistere alla lettura del corano. Vediamo solo dall'esterno il maestoso ed imponente palazzo reale del sultano considerato il più bello della Malesia, anche il palazzo dei ricordi suscita una grande emozione considerando il fatto che è stato costruito nel 1931 tutto in legno e bambù intrecciato senza usare un solo chiodo. Essendo nel periodo del ramadan tutta la gente affolla i mercati che aprono i battenti alle 16 per chiudere alle 19.30 comperando ogni tipo di cibo tutto rigorosamente in sacchetti di plastica, per poi cominciare a mangiare dopo il richiamo alla preghiera                    che risuona in ogni dove. Assistiamo in riva al grande fiume che attraversa la città alle famiglie che mangiano mentre un tramonto dai colori caldissimi copre tutto il cielo. Questi sono quei momenti in cui ci rendiamo conto di essere lontani da casa e che assistiamo a dei spettacoli unici di vita diversa dalla nostra ma coinvolgente ed appassionante. Anche i gatti che qui in Malesia sono presenti in grande quantità approfittano di tanto ben di Dio o di Allah e la Manu con il solito sacchetto di croccantini ne è sempre circondata. Il giorno dopo arriviamo a Penang prima percorrendo l'autostrada n.1 dove le moto non pagano ed hanno una corsia riservata, poi attraversando il lunghissimo ponte che collega la terraferma con la grande isola. Decidiamo di pernottare fuori della caotica Georgetown preferendo un villaggio di pescatori più a nord vicino ad un parco. Merita una menzione particolare la nostra Guest House, dove sembra di tornare ai bei tempi dei viaggi zaino in spalla, una sgangherata struttura che sembra essere gestita tanto dagli ospiti quanto dal personale, con la compagnia di gatti e cani che scorazzano in giardino. Ritroviamo qui per puro caso una simpatica coppia conosciuta alle Cameron Highlands, Gharry  inglese ed Aurora spagnola, con i quali trascorriamo una bella giornata facendo trekking nella giungla e un bel bagno nella spiaggia di Monkey beach. Riserviamo un intera giornata a Georgetown visitando il museo nazionale(bello ed interessante) il suo forte inglese e tutti i quartieri tipici di questa città che amalgama al suo interno le comunità malesi, cinesi e indiane che pur conservando gelosamente le rispettive identità e tradizioni convivono pacificamente. Assaggiamo inoltre le specialità culinarie più famose, zuppe di pesce, frittate piccanti dai gusti a volte non descrivibili, anatra cinese in salsa piccante ecc. ecc. L' unico inconveniente di questa isola è che i loro abitanti festeggiano il ramadan scoppiando petardi fino a notte inoltrata ma del resto bisogna adattarsi. Ora il programma di viaggio prevede un lungo spostamento dalla costa ovest a quella est (360 km) dove ci imbarcheremo per le isole Perhentian, tragitto che percorreremo presumibilmente in 3 giorni, attraversando montagne ed immense piantagioni di palme da olio, fermandoci su delle piccole città che non sono scritte sulla guida, perciò l'avventura continua.

giovedì 2 agosto 2012










Ebbene si, l'isola di Pangkor è propio bella perchè piccola al punto giusto (si gira in moto in un ora) tranquilla ma viva. La gente di qui è tanto cordiale e curiosa, si mangia bene sia cinese, malese, e indiano. Alle 18.30 tutti i giorni abbiamo un appuntamento fisso con i buceri che volano dalla foresta fino in prossimità del nostro resort dove un signore locale da molto tempo dà loro da mangiare banane a pezzi, in questi giorni anche con l'aiuto della Manu e del sottoscritto, veramente incredibile!!!!!!!!! Passiamo una bella serata assistendo ad uno spettacolo di teatro cinese dove ovviamente non capiamo nulla ma in compenso i costumi di scena sono multicolori e luccicanti. Per fortuna i problemi al collo della super Manu stanno lentamente scomparendo anche se alla sera soffre ancora un pò. Quando lasciamo l'isola alle sette del mattino con il solito traghetto sgangherato un po ci dispiace ma i nostri pensieri sono già occupati dal tragitto x raggiungere le Highland malesi. I primi 50 km sono come al solito noiosi, ma poi quando la strada comincia a salire e la nostra velocità per ovvi motivi inizia a scendere (i 100 cm cubici della tartaruga 2 soffrono un pochino). Con il passare dei km tutto si fa più bello ed interessante e le prime grandi piantagioni di tè disegnano sulle colline delle grandi onde verdeggianti. Arriviamo a Tanah Rata centro principale delle highland verso le 13 trovata una comoda e pulita stanza presso il Twin Pines resort (8 euro) scarichiamo i bagagli e approfittiamo dell' immancabile mercatino per rifocillarsi e fare il programma x i giorni seguenti, acquistiamo per pochi euro (5)le scarpe Campus adidas usate da tutte le guide locali e che abbiamo riscontrato essere leggere e funzionali. Le cose da vedere e da fare in questi luoghi sono veramente infinite, noi optiamo per una visita a piedi presso la famosa coltivazione di tè  Boh, dopo svariati assaggi e una visita guidata alla lavorazione e preparazione delle preziose foglioline, prima di rientrare siamo andati  raccogliere di persona le altrettanto famose fragole delle Cameron Highland. Dopo averci consegnato un cestino a testa, ci hanno lasciati liberi di scorrazzare tra migliaia di piantine di fragole, GRANDE ERRORE!!!!!!!!!!!  Ne abbiamo raccolto 500gr. a testa ma ne abbiamo mangiate talmente tante che alla fine non volevamo più comprarle. La Manu ne aveva anche in tasca!!!!!!!!!! Il giorno dopo  dedichiamo l'intera giornata ad un trekking nella foresta percorrendo chissà perché i sentieri più difficili ed impegnativi (scelta della Manu) Dopo 3 ore di cammino il sentiero si divide e troviamo un cartello con scritto,WRONG WAY decidiamo di seguirlo su consiglio della Manu che conosce a perfezione la lingua inglese ma dopo 20 min. torniamo sui nostri passi rendendoci conto di esserci persi. Scopriamo al nostro rientro dopo aver consultato il vocabolario che il cartello diceva, SENTIERO SBAGLIATO!!!!! La temperatura essendo a 1300 metri SLM è piacevole e alla sera sera maglia a maniche lunghe e giacchettino sono obbligatori. Il nostro resort è frequentato da viaggiatori che arrivano tutto il mondo ed è un piacere guardare le olimpiadi e scambiarsi davanti al fuoco notizie ed esperienze di viaggio. Oggi altra super camminata di 16 km raggiungendo i 2000 metri, con la conseguenza che mentre vi scrivo la super Manu ormai guarita completamente dal problema al collo, è sdraiata e distrutta a letto!!!!!!! Domani 09/08/2012 partiremo per  l' isola di Penang facendo tappa a Kuala Kangsar una delle più gradevoli capitali reali della Malesia, poi sole e mare a volontà.