venerdì 30 marzo 2012









Ne la foratura ne i km fatti (350 circa) ci impediscono di arrivare a Lop Buri città famosa anche per le sue scimmie che sono padrone della città vecchia. Un caldo assurdo ci fa fermare in un alloggio da noi soprannominato forno a micro onde perciò dopo una doccia fredda usciamo. Lo spettacolo che ci si presenta davanti è da non credere, le scimmie sono ovunque e sono tantissime. Nessuno può permettersi di lasciare incustodito nessun tipo di cibo o finestre aperte perché loro ci sono sempre. Passiamo il pomeriggio fermi agli angoli delle strade esterrefatti e divertiti di quando avvenisse davanti a noi, le scimmie della specie dei macachi salivano sui pik up in corsa, arraffano quanto trovavano e poi veloci scendevano per salire su un altro mezzo nel senso contrario e via così. Le acrobazie sui fili della luce sono un capitolo a parte poi le trovavi sopra i segnali o su di un semaforo a fare il dondolo. Se solo provavi a mettere una mano in tasca od ad aprire qualsiasi cosa te ne trovavi quattro o cinque che ti seguivano da vicino vicino e allora aumentavi il passo e via. Proprio un gran divertimento!!!!!!!!!!!! Gli abitanti del luogo devono difendersi dalle loro scorribande con lunghi bastoni o con pistole ad aria compressa che sparano pallini di plastica. Comunque non è consueto vedere uscire i proprietari dai propri negozi armati con pistole e fucili che sembrano vere armi e sparare tranquillamente come fossero in guerra. La città non ha molto da dire ma con le sue scimmie è davvero divertente ed insolita. Al mattino la Manu è euforica perché la nostra prossima tappa prevede la visita ad uno dei parchi più belli del mondo, meta da lei tanto attesa visto i commenti di alcuni viaggiatori incontrati in precedenza. Khao yai così si chiama il parco ci accoglie nel suo bel campeggio, visto che i bungalow erano tutti occupati. Noi pensavamo ad un campeggio normale ma in questo parco di normale c'è poco o niente.Tanto per capirci il" parco"e grande 2168 km/q comprende 5 eco sistemi diversi e per percorrerlo ci sono strade da 40 km , vi siete fatti un'idea? La bellezza di tutto ciò è che gli animali sono completamente liberi e selvaggi perciò quando, il giorno dopo ci siamo addentrati in uno dei suoi tanti sentieri, la vista prima dei cartelli con scritto pericolo coccodrilli !!!!!!!!!! e poi la visione in diretta e ravvicinata dei meravigliosi rettili ci ha fatto battere il cuore forte forte. La Manu dopo poco si è imbattuta involontariamente in un ragno gigante nero e giallo che lei non aveva visto e che gli era a finito sul viso. Erano le 13 ora locali e forse anche voi in Italia avete udito le grida di terrore della Manu e le mie risate nel vederla saltare come una matta.Scoprimmo in seguito che il ragno era innocuo. Lo spettacolo che ci offriva la foresta faceva si che non parlassimo ma quando avvisto un'iguana che attraversava il torrente la Manu subito, che bea che granda hai fatto la foto?  Così per tutto il giorno. Il campeggio, come dicevo prima è un capitolo a parte. La sua grande peculiarità è che è immerso nella foresta e che tutti gli animali possono visitarlo di giorno e di notte. Al mattino facevamo colazione con i cervi al pomeriggio attendavamo il passaggio veloce e furtivo delle iguane e alla notte arrivavano gli istrici giganti che passavano senza problemi vicini alla tenda. Non so voi, ma io una scena del genere non avrei pensato di poterla vivere,avete idea di come sono gli istrici giganti? poi li vedrete sulle foto. Tutto questo stando sempre attenti che le scimmie (gibboni)non facessero razzie delle nostre provviste, visto che i due ristoranti del parco chiudevano alle 16. Noi comperavamo il cibo thai prima e poi lo riscaldavamo in una pentola comperata per l'occasione. Insomma se volete l'avventura e un contatto diretto ma proprio diretto con gli animali dovete venire in questo posto unico!!!!!!!!!! Alla sera davanti al fuoco vicino alla nostra tendina non finivamo mai di raccontarci la giornata trascorsa e quello che il giorno dopo ci avrebbe riservato. Il giorno dopo appunto seguiamo una strada (il primo pezzo ) in moto e poi a piedi per assistere all'eventuale passaggio di elefanti che alla sera si riuniscono in un specifico posto dove trovano della terra carica di sale ,minerale a loro indispensabile. I soliti cartelli che ci dicono attenti ai cobra, più avanti attenti al passaggio di tigri con specificato cosa fare se ciò dovesse succedere, tutto scritto in thai ma tradotto in italiano voleva dire PREGATE PREGATE!!!!!!!!! Dopo due ore di attesa in compagnia di un tedesco e di un ungherese lì apposta per documentare fotograficamente l'evento vediamo uscire dalla foltissima vegetazione un branco di dodici elefanti con i cuccioli. L'emozione era tanto forte che non credavamo ai nostri occhi e i nostri sguardi e i nostri gesti erano frenetici. Per completare la scena sopra la  nostra testa passavano in coppia buceri maggiori, uccelli dall'enorme becco colorato, branchi di cervi pascolavano sulla collina vicino a noi mentre gli elefanti si allontanavano. Siamo tornati al campeggio con il buio rallentati solo da un serpente verde lungo un metro che tranquillamente attraversava la strada. Cosa posso dirvi di più?  Tre giorni indimenticabili, ma il richiamo del mare si fa sempre più forte e così partiamo con l'intenzione di fare molti km, ma un caldo atroce e l'odore d'olio che la tartaruga emana ci fa fermare dopo circa un centinaio di km. Alloggiamo in un bel albergo (oggi è il mio compleanno ) e domani 30/03/ 2012 dovremmo raggiungere il tanto agognato mare, anche perché la Manu correndo in moto canta e mi dice: MARE....PESCE.... NUOTARE.... SABBIA BIANCA.....PALME.....   così non posso che" accelerare" x vedere sul suo bellissimo volto un sorriso grande come una casa nel vedere il MARE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

domenica 25 marzo 2012






Lasciamo Ciang Rai che ci fatto trascorrere dei bei giorni anche perché nel cuore del suo mercato abbiamo assistito alle ore 18 in punto( tutti i giorni) tramite altoparlanti posizionati in tutta la città all'ascolto dell'inno nazionale. Fin dalle prime note, indistintamente tutte le persone sono scattate in piedi e tutto si è fermato come d'incanto, una scena da lasciare senza parole poi alla fine dell'inno che dura una trentina di secondi e che è molto piacevole d'ascoltare tutti si rianimano e la vita prosegue. La tartaruga che parte sempre al primo colpo ci accompagna alla meta successiva facendoci incontrare dopo 40 km il grande fiume Mekong, lo seguiamo costeggiando le sue rive a tratti sabbiose seguendo una strada tutta curve fino a Chiang Kong paese che si sviluppa lungo il suo corso. Dopo una breve ricerca, dalla verandina del nostro bungalow ammiravamo la vita che si svolgeva contemporaneamente in Thai e nel Laos di fronte a noi, riuscivamo a sentire nettamente la musica proveniente dai locali Laotiani mentre delle grosse imbarcazioni in legno risalivano la corrente forse per raggiungere la Cina che si trova a 15 ore di navigazione.Nel piccolo paese insieme a noi solo pochi turisti che passano il confine per poi rientrare e avere altri 15 giorni di visto. La totale calma che ispira questo magnifico posto ci fa oziare e passare interi pomeriggi a guardare e ascoltare tutto quello che ci circonda. In questa zona di fiume si possono trovare i pesci gatto più grandi del mondo che possono arrivare in certi casi fino a tre metri e pesare 250 kg. Proprio un bel gattino!!!!!! Ora si comincia a scendere verso il tanto agognato mare tropicale solo (si fa per dire)170 km  5 ore, e cambiamo scenario. Arriviamo a Phayao bagnata da un lago e  attorniata dalla palude più grande del nord della thai. Un giro in barca a remi x visitare in un isola un wat semi sommerso ci ha fatto tornare in laguna per un attimo. Quello che vedevamo era molto simile alla nostra cara e bella laguna in più la voga era alla veneta ma il gondoliere era in mimetica e non con la maglia righe. CHE FLASH !!!!!!!!!!! Come al solito c'è sempre una festa e tutti mangiano all'aperto alle 17 del pomeriggio C'è gente che fa corsi di ballo, chi fa lezioni di aerobica x tutti seguendo la musica a canna proveniente dal solito pick up,  in questo contesto la Manu è a farsi un massaggio immersa nel verde  e poi partecipa a tutto quello che vede sempre attiva e pazza. Dopo un lungo consulto la decisione è presa, allunghiamo il passo oggi faremo 240 km !!!!!!!! perciò alle 6.00 siamo on the road, ma come sempre succede alle ore 12.00 di domenica  in "autostrada" cosa si fa? SI FORA!!!!!!!!!! la gomma posteriore ci abbandona all'improvviso. La solita fortuna dei viaggiatore fa si che a 100 metri ci sia un vecchio meccanico però sprovvisto di chiavi  fisse!!!!????? Dopo un'ora e con le mie chiavi  di fortuna rimontiamo il tutto e si riparte. Questo intoppo però non ci frena, anzi alla fine abbiamo percorso 350 km. Semo proprio matti!!!!!!

mercoledì 21 marzo 2012






 Scelta azzeccata arrivare a Chiang Rai di sabato,  così ci siamo goduti il mercato più importante e colorito della settimana. Pensavamo di aver già visitato dei bei mercati in thai  ma questo li supera tutti, una fila interminabile di bancarelle dei popoli di montagna che esponevano i propri prodotti artigianali e culinari strettamente regionali, un bombardamento piacevole di colori, profumi, rumori e canzoni  ad ogni angolo.Eravamo frastornati da tutto questo, ma nello stesso tempo attratti e coinvolti dall' atmosfera incantata di tutto quello che ci circondava.  La zona riservata alla" ristorazione " comprendeva una miriade di piccoli carrettini attrezzati come delle vere cucine da campo che cuocevano i più disparati cibi mai visti da noi prima. Siamo riusciti ad assaggiare degli ottimi grilli fritti (gusto gamberetti più o meno) ma la scelta era illimitata. Finiamo la serata partecipando a  balli di gruppo coinvolti dai soliti affettuosi thai che scattavano a noi le foto con il cellulare. Ma non dovrebbe essere il contrario? Ecco cosa intendo per frastornati!!!!!! Il giorno dopo  con la solita calma visitiamo un wat diverso dal solito frutto della mente (a mio vedere bacata) di un pittore/ architetto  famoso in thai. La struttura completamente bianca e ricoperta in parte da piccoli specchi al primo colpo d'occhio è veramente affascinante ma poi guardandolo bene non si riesce a capire dove comincia il luogo religioso e dove quello della scultura fatta esclusivamente per delle foto ricordo. Anno di costruzione 1997..............  Il nostro soggiorno a Chiang Rai prosegue con passeggiate e cavalcate in moto girovagando nelle stupende campagne  che circondano la città fermandoci a dar da mangiare agli elefanti sostando ammirati nel vedere le donne raccogliere il riso e  nell ' assistere alla festa dell' agricoltura con tanto di elezione della Miss locale, ecco perché alla sera siamo leggermente stanchini!!! Non potevamo non recarci al villaggio cinese che dista 40 km dalla città, assaporando il gusto della Cina senza attraversare il confine. Le estesissime piantagioni di tè rendono questo luogo unico in thai. Una volta zona regina della produzione di oppio oggi santuario del tè e del turismo pulito. Nel rientrare a "casa" lungo i tanti tornanti acquistiamo da persone sedute sul ciglio della strada parti di alveari selvatici grondanti di miele e con le api non propriamente d'accordo che ci ronzavano attorno. Bere il miele così penso sia una di quelle esperienze che non puoi dimenticare  mai. Poi penso; e se non viaggiassi in moto? un brivido mi pervade tutto e guardando la tartaruga non posso che volergli bene e ringraziarla. Pensate che solo oggi 21/03/2012 stiamo decidendo dove andare domani, più liberi di così!!!!!!!! Ora arrivati all' estremo nord della Thailandia già pensiamo alle spiagge bianche che ci attendono quando saremo arrivati al confine Cambogiano ma prima ci sono altri mille km di chissà quali avventure ed esperienze, se pensate che da Bangkok a Chiang Rai ci sono 800 km e noi ne abbiamo percorsi 2200 circa, come andrà a finire non si sà.

domenica 18 marzo 2012






Un pò a malincuore lasciamo Pai, sicuri che non sarà facile ritrovare una cittadina così  coccola , intrigante e vivace. Una  strada di montagna di particolare bellezza sotto tutti i punti di vista ci stringe e ci accompagna fino a Ciang Dao dove decidiamo un po' a caso di fermarci, questa volta l'inseparabile guida Lonley ci fa scoprire un luogo incantevole dove trascorrere più giorni. Una guesthouse la Malee's Nature Lovers Bungalows  gestita da uno svizzero amante e coltivatore di orchidee che ha trasformato tutto in un giardino di fiori e piante impossibile da descrivere, in più, nel bel mezzo di questo paradiso ha incastonato una piccola piscina circolare, dove noi di notte, con le stelle per soffitto sguazziamo felici e un po' commossi nel vivere una situazione che sembrava surreale. In più la Manu ogni tanto diceva: pensa tutto questo a cinque euro a notte in due!!!!!!!!!! Le giornate scorrono veloci visitando grotte e villaggi di montagna dove ogni volta la gente ci riserva un accoglienza vera e  simpatica invitandoci a sedere con loro e a praticare dei giochi a carte a noi sconosciuti  tutto ciò sempre tra risate generali senza soluzione di continuità, ovviamente la Manu impietosita dagli occhioni di una bambina e donne varie compera braccialetti di tutti i tipi per poi regalarli ad altrettanto i bambini più poveri, non riesco a fermarla!!!!! In un pomeriggio, nel nostro girovagare in moto per le campagne ci imbattiamo in una donna che con una lunga pertica dove in estremità era fissato un sacco scuoteva delle foglie dove all'interno c'erano i nidi di formiche rosse raccogliendone le uova che una volta separate dalle incazzatissime formiche tramite una polvere bianca  ci offriva da mangiare, io non potevo rifiutare, chi mi conosce lo sà benissimo, ma che la Manu facesse altrettanto proprio non me lo sarei aspettato.Lo so che volete sapere che gusto avessero, buono dolciastro proprio niente male. La visita all'ennesima grotta ci riservava ancora sorprese, in una di queste accompagnati dalla guida donna con lanterna siamo passati attraverso dei cunicoli strisciando per vari metri e vista l'agilità della Manu non propriamente felina anche i centinaia di pipistrelli che coprivano completamente la volta della grotta sembravano ridere di gusto. Alla sera una cenetta in riva ad un placido torrente al lume di candela cancella un po' di fatica per i 570 gradini che ci hanno portato ad un tempio ovviamente sulla cima di una collina, perché bisogna soffrire????!!!!!!!!! Con molta calma al mattino partiamo alla volta di Ciang Rai dove per la prima volta alloggiamo in albergo e per di più senza connessione internet, va bene uguale. Ora vi stò scrivendo da un bel locale con buona musica e mentre sorseggio un amaretto e la mia Manu mi dice: ma cosa scrivi? metti la virgola, così non mi piace ecc. ecc. poi mi guarda e ride ride ride che spasso !!!!!!!!!!

mercoledì 14 marzo 2012






Eccoci a Pai, 14 marzo, tre giorni di puro rilassamento, questa piccola città nella grande vallata ci sorprende e ci conquista. Non credevamo al primo impatto che l' atmosfera e la gente che la anima, anche se turisti modello anni 70 ci avrebbe fatto ulteriormente godere questa meta. Se di giorno è tranquilla e sonnacchiosa, al calar del sole, le sue vie si animano con bancarelle che propongono oggetti e  vestiti tradizionali di ottima fattura, per non parlare degli innumerevoli locali che propongono musica dal vivo e dove sdraiati su colorati materassi e cuscini, si sorseggiano degli ottimi drink. Un contributo importante per il nostro benessere in questa città è dato anche dal fatto che abbiamo potuto assaporare cibi più vicini al nostro palato italiano, senza tralasciare ogni tanto l' ottimo cibo thai.  Pai da' l' opportunità di effettuare, oltre al rafting ed escursioni a grotte anche delle ottime passeggiate nei suoi dintorni  in mezzo agli elefanti  .   Questi tre bei giorni , dopo il primo mese di viaggio, ci rendono consapevoli che noi stiamo proprio viaggiando, anche perché vedendo partire più persone per far ritorno a casa, notiamo nei loro occhi quella malinconia e un po' di gioia che pensiamo di aver avuto anche noi quando eravamo nella stessa situazione. Quello che proviamo, sicuramente contribuisce ad aumentare il nostro bagaglio di esperienze ed emozioni che ci fanno sognare. Rilassarsi va bene,  però la voglia di risalire sulla tartaruga, da noi oggi lavata e lucidata è grande,  perciò domani si parteeeee.... prima tappa (non sappiamo dove ci fermeremo) direzione Chiang Rai.

domenica 11 marzo 2012







 Partiamo da Mae Hong Son con l'idea di raggiungere Pai cittadina Hippi stile anni 60 ma improvvisamente cambiamo idea e dopo 15 km circa deviamo ad ovest per visitare un villaggio cinese situato vicino allla frontiera birmana.Lo raggiungiamo dopo 45 km di curve e salite da prima marcia, la tartaruga stracarica arranca faticosamente e ad un certo punto la frizione gridava AIUTO!!!! ma proprio in quel mentre scollinavamo e un meraviglioso lago di montagna ci accoglieva con le sue casette appese alle rive e con le tipiche lanterne rosse  un po' ovunque proprio una bella accoglienza. Le piantagioni di tè punteggiavano le colline circostanti dei piccoli alberelli verdi ormai privati delle preziose prime foglioline che però troviamo puntualmente essiccate nei piccoli chioschi cinesi che circondavano la suggestiva piazzetta centrale. Proprio lì pranziamo ma sinceramente non saprei dirvi cosa abbiamo mangiato comunque tutto buono anche le uova tenute sottoterra per anni e poi servite in tavola con limone e salsine varie, il loro colore nero con l'albume diventato completamente trasparente certo non invitavano all'assaggio ma invece devo dire che io ho gradito molto mentre la Manu dopo il primo boccone ha detto  che.... lascio a voi immaginare. Ritornando sui nostri passi per riprendere la strada lasciata al mattino ci fermiamo nell'unica SPA esistente nel nord della thai e la Manu ci si fionda dentro, ne esce dopo pochi min. con la faccia piena di fango e la trovo seduta con i piedi dentro una vasca termale .La sua gioia era talmente grande che le altre persone sedute a bordo vasca dapprima serie e concentrate ora ridevano e scherzavano. Ho proprio una moglie UNICA. Vista l'approssimarsi  del tramonto, e guidare di notte in questi posti è una cosa da evitare ci fermiamo  a Soppong 45km prima di Pai. Alloggiamo al Jungle resort dove una donnina thai  dolce, simpatica , e affettuosa ci ha fatto sentire come a casa, sensazione che mai avevamo provato prima in questo pazzo viaggio. Il giorno dopo visto che la zona è famosa per le sue grotte ci avventuriamo alla visita di una di queste. La magnifica entrata della Lod Cave ci impressiona da subito e allora saliti su una zattera di bamboo ci inoltriamo sul torrente sotterraneo che la percorre alla luce della lampada a gas che la nostra "guida" che  parla solo thai ha portato per fortuna con sé. Scesi dalla zattera saliamo su ripide scale in legno tra passaggi stretti e visioni uniche di stalagtiti  e stalagmiti brillanti come fossero ricoperte di diamanti, poi dopo varie salite discese in grotta e passaggi in zattera sempre all'interno della grotta sul torrente in una caverna vediamo i resti di bare risalenti a 3000 anni fa perfettamente conservate. Usciamo dopo circa 2 ore pranziamo nel parco e aspettiamo il tramonto per assistere allo spettacolare rientro in grotta di centinaia di migliaia di rondoni e all'uscita quasi contemporanea di altrettanti pipistrelli. Allo spettacolo assisteva anche una coppia di italiani Alfonso e Barbara con i quali in perfetta sintonia cenavamo insieme sulla terrazza del lodge dove loro alloggiavano. 11/03/2012 In compagnia dei nostri nuovi amici anche loro motorizzati decidiamo di visitare insieme altre grotte ma per fortuna sbagliamo strada e così ci troviamo a percorrere strade sterrate nel nulla fino a raggiungere un villaggio sperduto dove  la visita della sua scuola  ci ha intenerito molto e anche donare un po' di crema per le piaghe ad una anziana donna e un sacco di caramelle per tutti i bambini ci ha dato lo spunto per un moltitudine di confronti e riflessioni che sono durate fino a sera. Ceniamo poi tutti insieme presso il nostro resort dove la cucina e la gentilezza della proprietaria menzionata prima ci porta davanti al fuoco con altri giovani ragazzi di varie nazionalità a bere (2 bottiglie di whisky birra e grappa di riso) in compagnia  a cantare e a ballare fin a notte fonda. 12/03/2012 Con la testa ancora che girava facciamo colazione e dopo le foto di commiato ognuno di noi prende una strada diversa ma il ricordo dei bei momenti passati insieme di certo rimarrà dentro di noi. Un pensiero speciale và ai nostri amici Alfonso e Barbara che con la loro fantasia e bravura hanno creato a Milano la That 's Bakery una pasticceria americana unica nel suo genere e che stà avendo un enorme successo. La loro voglia di essere dei viaggiatori e non dei turisti è quasi sbocciata in nostra compagnia e questa cosa ci riempie di piacere sperando di incontrarli ancora per un loro prossimo e meritato viaggio.

mercoledì 7 marzo 2012






05/03/2012 Per arrivare a Mae Hong Son abbiamo percorso i 160 km più belli  fino ad ora, tutte curve in  montagna tra verdi  gole e lussureggianti  risaie verdissime,  paesaggi da favola e il grande piacere di guidare la moto in uno scenario del genere. L'accogliente cittadina ordinata e pulita ci piace da subito. Dopo una sana doccia portiamo la moto dal dottore visto che per accenderla dovevamo spingerla dopo ogni sosta. Approfitto dell'ottima impressione datami dai meccanici per effettuare una cura ricostituente alla cara tartaruga facendo sostituire : catena, corona, pignone,olio motore, olio forcelle,  pastiglie freno ant, revisione freno posteriore, il tutto in due ore pagando solo 32 euro. Nel mentre,  la Manu approfittava di un ottima pedicure dalla parte opposta della strada, che fortuna!!!!!!! Il giorno dopo  con la moto scarica e in perfetta forma, non vedo l'ora di guidare tra le 1864 curve e tornanti (vedi foto) zona famosa tra i motociclisti,  circondato da palme da cocco e grandi alberi di tek, in una sosta casuale alcuni monaci ci invitano ad seguirli nella foresta ed è così che ci inoltriamo in una grotta buia alla luce delle torce forniteci dal monaco guida, dopo un primo momento di titubanza lo spettacolo che ci offre l'interno della montagna è  ineguagliabile. Ne usciamo dopo mezz'ora felici mai quanto il monaco che continuava a guardarci e a sorriderci  più felice di noi . La tappa successiva è al parco di Tham Pla dove in una grotta vivono centinaia di carpe che possono raggiungere anche un metro di grandezza, con una bella passeggiata rilassante in mezzo al verde. Alla sera fortunatamente assistiamo( unici stranieri) ad una festa religiosa con canti e balli tra centinaia di fedeli allegri e festanti, proprio emozionante anche se il tutto ci sembrava molto lontano dalla nostra idea di festa religiosa ma allo stesso tempo coinvolgente nella sua semplicità.  07/03/2012 Saliamo a piedi gli infiniti gradini che conducono al Wat sopra la collina che domina la città , il luogo sacro è diverso perché completamente bianco creando se possibile ancora più atmosfera. Prima di recarci a visitare il villaggio delle donne Kayan dal collo lungo un bel bagno nel fiume e un gelato ci aiutano a sopportare il caldo opprimente del pomeriggio. Con sorpresa all'entrata del suddetto villaggio ci viene chiesto di pagare un biglietto, rifiutiamo perché non ci sembrava corretta tale richiesta e seduti a sorseggiare una cola vediamo uscire le donne dal villaggio "zoo" per fare la spesa. (non sembra anche a voi  tutto un po' strano e turistico?) rientrando dietro una curva ci imbattiamo in un simpatico elefante che veniva accompagnato a mangiare nella foresta e allora foto  filmato. Le sorprese in Thai non finiscono mai così ci troviamo dopo poco a mangiare in un posto a dir poco assurdo cioè sopra delle palafitte a 15 centimetri sul pelo dell'acqua del fiume con centinaia di persone che facevano il bagno, mangiavano e cantavano, (ma dove semo?) Adesso prepariamo i bagagli e domani si vedrà. CIAO

domenica 4 marzo 2012






Mae Sariang è propio deliziosa, tutto è ancora originale Thai, prevediamo di soggiornare minimo tre giorni. Passiamo il pomeriggio in rilassamento totale girovagando per le sue stradine, in particolare il lungo fiume con molti Resort, ancora tutti in tek. La Manu approfitta subito per l' ennesimo massaggio ai piedi, dopo un ora è come nuova, la sua massaggiatrice ci consiglia un bel locale, dove ceniamo e ascoltiamo musica rock Thai (che risate)  dal vivo, con gente del posto che tracanna whisky e soda a volontà, qui in Thai non esiste pranzo o cena in compagnia senza la bottiglia di whisky, che anche se diluito vediamo procurarne i classici effetti dell'alcol. 03/03/2012 Oggi dedicheremo la giornata alla visita della vallata che circonda Mae Sariang con i suoi Wat shan-birmani, che si stagliano sulle cime delle colline circostanti e alla ricerca del secondo albero di tek più grande della Thailandia. Ricerca che ci ha impegnato  tutto il pomeriggio visto che in queste zone nessuno parla una parola di inglese e tutte le indicazioni (quando ci sono) sono in lingua thai. Il sentiero per raggiungere il famoso ed adorato albero si snodava tra colline completamente bruciate ma che creavano una atmosfera unica,  quando oramai non ci credavamo più dopo una ripida discesa sterrata ci si si presenta davanti LUI il maestoso albero era presidiato da una guardia armata ma decisamente felice di vederci e fiero di posare con noi per una foto. Felicissimi del ritrovamento dopo poco rientravamo a "casa"guardandoci ogni tanto e dicendoci "no xe possibile" !!!!!!! 04/03/2012 Anche oggi tanto per cambiare decidiamo una escursione di circa 50 km attraverso una tortuosa strada di montagna per raggiungere il villaggio  di Mae Sam Laep  che sorge sulle rive del fiume Mae Nam Salawin  sito abitato da profughi birmani molti dei quali di religione musulmana. Vedere dall'altra parte del fiume militari birmani armati controllare la zona ci aveva creato un po' di apprensione  ma le altrettanto guardie armate thai ci hanno rassicurato a tal punto che abbiamo deciso di fare un escursione in barca lungo il fiume stesso.  Mentre ci inoltravamo  per vari km lungo le sue acque attraversando tratti di giungla incontaminata  la Manu mi ripeteva, "ti gà voesto l'avventura? Ecco ea!!!!!!!  La nostra mitica tartaruga(moto) ci riportava a "casa" non senza qualche cigolio di troppo ma sempre in forma e pronta per i 150 km che domani ci porteranno a Mae Hon Song.  Garantiamo a tutti voi che la Thailandia e i suoi abitanti sànno dare tanto,  tutto è più facile di quello che da questo nostro racconto sembra, basta solo un po' di curiosità e avere sempre e ribadisco sempre un gran bel sorriso per  tutti!!!!!!!!